Entrano nel vivo i Festeggiamenti per i 400 anni: il programma dal 27 luglio al 8 agosto

Tradizione e fede si uniscono per un appuntamento imperdibile, un tuffo
nella storia autentica della valle del Monte Rosa.

In una fase storica permeata da conflitti in ogni parte del mondo, nel cuore della Valle Anzasca c’è una Milizia che spara, ma non per guerra. È una milizia di pace, nata con scopi difensivi nel 1622, ma che oggi esplode colpi a salve per salutare la sua Madonna della Neve, mantenendo fede ad un voto fatto secoli fa,
un voto che li ha protetti dalla peste di manzoniana memoria.
Da allora, nell’agosto di ogni anno, in questa piccola e selvaggia vallata ai piedi della parete est del Monte Rosa, tutto si rinnova di generazione in generazione con immutata fede, con un rito antico e solenne.
Quest’anno gli ingredienti, pur rimanendo identici, doneranno un sapore speciale alle celebrazioni, perché la Milizia festeggia i suoi primi 400 anni di vita (e con loro quelli del Santuario della Beata Vergine Maria della Neve) con un ricchissimo programma di eventi.

I PRINCIPALI FESTEGGIAMENTI
Si terrà dal 27 luglio all’8 agosto il corpo centrale dei festeggiamenti della storica Milizia Tradizionale di Bannio.

Da mercoledì 27 luglio al Santuario della Madonna della Neve di Bannio prenderanno il via i riti
sacri con la Novena e la Santa Messa alle 6 del mattino e alle 20 di sera, ripetute ogni giorno fino al 4 agosto. Il programma religioso è ricco di appuntamenti significativi, fra cui spicca il 3 agosto, dalle ore 17, la fiaccolata votiva con partenza dall’incantevole Alpe Soi, un percorso serale di preghiera diretto al Santuario e accompagnato dalle luci delle candele.
Al centro del folto calendario, la Festa della Madonna della Neve è l’evento più significativo e si celebra come di consueto il 5 agosto, alla presenza di S.E. Cardinale Angelo Bagnasco.

La lunga giornata prenderà avvio alle 5.30 con la Santa Messa, cui seguiranno imperdibili momenti come le adunate, le processioni e i Vespri solenni; ancora, in via del tutto eccezionale per ben due volte nelle giornate di celebrazioni (verrà ripetuta anche domenica 7) –, l’emozionante ascesa del Simulacro alla Cupola della Chiesa tra una pioggia
di petali; infine nella piazza principale di Bannio, dalle 17.30 la scenografica parata della Milizia
Tradizionale e salve d’onore.
Altro evento profondamente radicato nella tradizione banniese è la Festa della Milizia Tradizionale, che si svolgerà domenica 7 agosto, sempre alla presenza di S.E. Cardinale Angelo Bagnasco: la Milizia Tradizionale sarà presente al gran completo e guiderà il pubblico in un avvicendarsi di momenti coinvolgenti, per culminare nel rito finale tra gli antichi canti e le salve d’onore e di pace rivolte all’amata Madonna delle Nevi, che riposa nel piccolo santuario costruito fra il silenzio e la serenità dei boschi.
Vi sarà spazio anche per appuntamenti di festa popolare, tra musica, gastronomia e sport: il 29 luglio dalle ore 22 la serata giovani con Dj Matrix e i Resident DJ Alessandro Bosotti, Adams Lanuti e Niccolò Verducci (possibilità di fruire del servizio navetta da Domodossola) e il 30 luglio alle ore 21 presso la Chiesa di San Bartolomeo il Concerto dedicato al IV centenario a cura del Premiato Corpo Musicale di Bannio (in questa occasione verrò presentato ufficialmente il brano “Salve d’Onore”, composto dal M° Thomas Altana), a seguire la Piazza di Bannio ospiterà una serata musicale.
Mercoledì 2 agosto dalle ore 20 si svolgerà la “Cursa di Suldà”, una corsa non competitiva aperta a tutti. La gara si svolge lungo un percorso di 6 km per gli adulti e prevede un minigiro per i bambini di 1 km. Entrambi i percorsi sono illuminati da fiaccole. A seguire pasta party e serata in musica.
Chiuderà la due settimane di celebrazioni, lunedì 8 agosto, alle 10.30 presso la Chiesa di San Bartolomeo, la Festa della Madunina, solenne ufficio in memoria dei Caduti e dei Defunti della Milizia con la partecipazione di Ufficiali, pifferi e tamburi della Milizia.
Tradizione, folklore, dedizione e un forte attaccamento al proprio territorio si uniscono in questo evento storico del Piemonte, che nel 2022 celebra con immutata passione i suoi 400 anni.

Sono i piccoli particolari a rendere unica questa storia, tra le più affascinanti del passato militare delle Alpi.
Bannio Anzino, piccolo centro di montagna di nemmeno 500 anime, è a tutti gli effetti “il paese della Milizia”: c’è l’armeria, ci sono i fucili, la polvere da sparo, i cappelli con le piume, i tamburi, i cavalli, le baionette, i sergenti e i generali, le truppe, i drappi e le sfilate in marcia. È una storia che si intreccia con un territorio incantevole, con montagne ricche di tesori ambientali, una valle, di cui Bannio è capitale millenaria, incastonata nel cuore dell’Europa.
Un territorio da scoprire a passo lento e con guide esperte, gli stessi abitanti di Bannio, che nei fine settimana di luglio e agosto accompagneranno i visitatori a conoscere il paese e le sue peculiarità. Le escursioni non si terranno domenica 7 e domenica 28 agosto; per prenotazioni
tour@miliziatradizionalebannio.it.

Protagonista indiscussa di questa storia alpina, allora come oggi, è la Milizia: e così, al mattino, la truppa assapora la propria corroborante colazione a base di trippa, per sostenere corpo e anima durante le faticose sfilate che la vedranno impegnata per più giorni. I soldati dovranno portare l’antico busto della Madonna della Neve dalla Chiesa di San Bartolomeo fino al Santuario a lei intitolato e nascosto nel bosco rigoglioso, lungo un percorso che al calar del sole viene illuminato dalle luci di candele.
Lunga e impegnativa è la preparazione dei festeggiamenti: vengono estratti a sorte e nominati gli ufficiali che avranno il compito di guidare la truppa e ogni ruolo (la piaza, in dialetto) viene accolto e vissuto con grande onore e cerimonia. I bambini si mettono in fila, già dalle prime ore del mattino, per poter indossare le splendide divise e diventare così reclute; ma tutto il paese è coinvolto, donne e uomini, miliziani, musicanti del Premiato Corpo Musicale, donne in costume tradizionale, volontari…
Ufficiali, sottoufficiali, zappatori, alabardieri, fucilieri, pifferi e tamburi, attendenti e reclute marciano e suonano ancora oggi ritmi antichi, che portano con sé echi di fede, di storia, di amore per una terra, le sue genti e la sua “Madonna du Gil”.
Bannio detiene un primato importante, del quale va orgogliosa: un orgoglio legato alla volontà di tramandare di generazione in generazione una storia unica. Nel ‘600 tutto il territorio compreso fra Lago Maggiore, Novarese e Val d’Ossola era unito in un destino comune fatto di contese, guerre, pestilenze, difesa del territorio e delle sue popolazioni. Oggi le armi di quattro secoli fa sono messaggere di pace e di unione tra genti. Una lezione quanto mai attuale.
Fedeli sempre, oggi come allora, è il motto di questa edizione speciale per i tradizionali festeggiamenti della Milizia Tradizionale di Bannio.